Come applicare i bottoni automatici in metallo Anorak

Come applicare i bottoni automatici in metallo Anorak

I bottoni automatici in metallo vi incuriosiscono molto. Sono facili da applicare ma danno un tocco professionale ai vostri progetti di cucito, sia che si tratti di accessori che nell’abbigliamento. Dato che ormai in quasi tutti gli ultimi tutorial di cucito ho utilizzato questi bottoni in metallo, è arrivata l’ora di spiegare nel dettaglio come applicarli e dove trovarli.

La pinza Vario Prym

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I bottoni automatici in metallo di Prym sono venduti in due differenti confezionamenti: con accessorio per applicarli e senza. Personalmente, all’applicatore in plastica (che si usa con un martello) preferisco di gran lunga la pinza Vario: un accessorio insostituibile nella lista dei must have per cucire. La pinza Vario vi permette di forare e applicare bottoni automatici in metallo, per jersey, occhielli, rivetti e gli adorati Color Snaps in plastica di cui vi ho parlato qui.

Oltre a diversi colori (argento, oro, rose gold, rame anticato, brunito, bianco, nero), i bottoni automatici in metallo esistono in svariate misure: 8-12-15-20 mm.

Prima: forare e rinforzare

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Prima di applicare i bottoni, faccio sempre un foro. In qualsiasi versione della pinza Vario Prym (blu, fucsia o turchese) sono sempre inclusi i due adattatori necessari ad effettuare i fori.

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A seconda del progetto, si può effettuare un foro su un solo strato di materiale, ma a volte potrebbe essere utile rinforzare il punto in cui il bottone automatico verrà applicato. Io utilizzo un pezzetto dello stesso materiale, quando si tratta di vera pelle oppure un rinforzo termoadesivo nel caso di tessuti.

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Quando utilizzo un pezzetto dello stesso materiale, spesso incollo i due strati utilizzando la colla HT2 di Guetermann. Lascio asciugare e poi si buca!

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Abbinare i pezzi agli adattatori

I bottoni automatici in metallo, una volta applicati, sono composti da maschio e femmina, ma sia il maschio che la femmina hanno bisogno di due pezzi per essere assemblati e di rispettivi adattatori.

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Assemblare il maschio

La parte maschio del bottone automatico è composto da una parte piatta alla base e cilindrica, il retro del nostro bottone:

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Questa combacerà dall’altra parte con il lato visibile:

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Gli adattatori da utilizzare sono questi:

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Basterà stringere la pinza e metà bottone è già assemblato. Facile no?

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Assemblare la femmina

La parte più esterna del bottone automatico è questa pasticca:

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Nella parte opposta, verrà assemblata con questa:

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Anche gli adattatori utili ad assemblare la femmina sono facilmente riconoscibili:

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La parte plastica e piatta servirà a far alloggiare la pasticca esterna,

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Quella opposta, verrà utilizzata nella parte interna del bottone.

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Il nostro bottone è adesso perfettamente assemblato.

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Come utilizzare i bottoni automatici in metallo: tutorial

Adesso che siamo diventate delle assemblatrici pro do bottoni automatici, vediamo cosa possiamo creare:

Voi cosa vorreste creare?

Abito da sposa DIY: guida in 10 step

Abito da sposa DIY: guida in 10 step

Sono sicura che le spose 2022 e, perché no, anche 2023, siano intente a immaginare il proprio abito da sposa. Che sia bianco o colorato, corto o lungo, c’è un’unica certezza: indossandolo dovrete sentirvi voi stesse. Avete mai pensato di cucire o disegnare il vostro abito da sposa?

Come sapete, lo scorso anno ho cucito il mio abito DIY, chi se l’è perso può trovare qui un articolo sul perché ho deciso di realizzarlo da me. Insieme a Simona di The Yellow Peg abbiamo creato una guida su Instagram per condividere la nostra esperienza in 10 step ed oggi ve la ripropongo qui sul blog.

1- Crea la tua moodboard

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Da dove partire se si vuole perseguire il sogno di cucire o progettare da zero il proprio abito da sposa? La risposta è molto semplice: create la vostra moodboard!

  • Chiudete gli occhi ed immaginate il vostro matrimonio. Lo so che avete già tutto in mente! Poi focalizzatevi sullo stile, sui colori, sull’atmosfera e su tutto ciò che ruota intorno all’abito. Lo vedete già?
  • Fate una raccolta di materiali fotografici e non che vi facciano pensare a quel giorno e all’abito che indosserete (Pinterest e Instagram sono una fonte infinita!): palette colori, acconciature, tessuti, carta, bouquet.
  • Stampate le foto ed appendete tutto su una bacheca, ricordando che questi non saranno i materiali che effettivamente userete per il matrimonio, ma gli elementi accostati l’uno all’altro vi serviranno per generare ulteriori idee e costruiranno il vostro punto di partenza.

2- Scegli il tuo team

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Uno dei passi fondamentali da compiere per creare un abito da sposa DIY senza (quasi) stress, è la scelta delle persone che fianco a fianco vi guideranno in questo progetto.

  • Una consulente d’immagine: qual’è il modello che fa per voi?
  • Una sarta/designer: sia che voi lo facciate cucire da lei o che vogliate cucirlo da sole, una persona abile nel cucito e nella modellistica sarà fondamentale per confrontarvi sul da farsi.
  • Fornitori di tessuti ed accessori: rivolgiti a dei professionisti del settore sposa. Non importa che siano geograficamente vicini.
  • Una merceria ben fornita: i dettagli e le rifiniture sono importantissime. Le merciaie sono delle consulenti molto preziose!
  • Il pubblico da casa: come in atelier, scegli chi ti consiglierà e seguirà le varie prove.

Personalmente ho scelto la mia mentor ad occhi chiusi. Simona di The Yellow Peg è stata la persona che mi ha persuasa a cucire il mio primo capo di abbigliamento (la blusa Chantilly) e non poteva che essere lei a guidarmi in questo percorso!

3- Definisci la linea dell’abito

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E’ il momento di passare all’azione!
Avete già qualche modello in mente? Per poter scegliere quello giusto per voi, e per armonizzarlo con altri dettagli come acconciatura ed accessori, potreste valutare di contattare una consulente d’immagine.
Dopo aver definito lo stile, potrete intraprendere due strade:

  • ricercare dei cartamodelli esistenti: potrete partire da un qualsiasi cartamodello, non per forza quelli per abiti da sposa. Se vi affiderete alle mani esperte di una sarta/designer, potrete poi modificarlo insieme e personalizzarlo seguendo le linee del vostro abito dei sogni.
  • creare un cartamodello personalizzato: potreste disegnare da sole il cartamodello o decidere di farvi aiutare da una designer, partendo dalle vostre misure.

4- Scegli il tessuto per l’abito da sposa DIY

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Scegliere il tessuto giusto per un qualsiasi progetto sartoriale è fondamentale ma, quando si tratta dell’abito da sposa è la vera differenza tra un’entrata trionfale e un bel buco nell’acqua.
Come fare, quindi, la scelta giusta? Ecco alcuni consigli:

  • partite da cosa c’è nel vostro cuore: vi siete sempre immaginate con un abito in pizzo o con un tessuto liscio e setoso?
  • valutate attentamente come il vostro immaginario sposi lo stile che avete scelto allo step 3. In questo fatevi aiutare da un esperto: designer e sarti sanno cosa funziona e cosa no con un modello
  • infine, affidatevi al prezioso consiglio di un negoziante di tessuti specializzato nel settore sposa: saprà aiutarvi a fare una selezione di stoffe che, come in un’orchestra ben diretta, renderanno il vostro abito una speciale sinfonia, proprio come nello schizzo.

Nella vostra zona non ci sono molti fornitori che fanno al caso vostro? Non disperate e andate oltre i confini geografici! Una video chiamata e l’invio di campioni vi permetteranno di acquistare anche da negozianti fuori zona.

5- Scegli gli accessori

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Dopo aver definito il tessuto e la linea dell’abito, potrete mettervi alla ricerca degli accessori che completeranno l’outfit del vostro giorno più bello.

  • Partiamo dai gioielli: il nostro consiglio? Rivolgetevi a degli artigiani! Quello che le loro mani riusciranno a creare vi stupirà. Sapete che il su misura non vale solo per l’abito, ma è applicabile anche ai gioielli? Immaginate accessori che si abbinino perfettamente all’abito che indosserete: una collana o un bracciale che richiami la texture del pizzo, degli orecchini con perle riprese dal vestito o, ancora, un dettaglio per i capelli. I gioielli in foto sono un regalo di Lien, Federica ha realizzato anche le nostre fedi!
  • Una pochette: anche le spose hanno bisogno di una borsa! Una bustina contenente tutto il necessario per il ritocco del trucco vi seguirà durante tutta la giornata. E perché non realizzarla da voi con avanzi di tessuto dell’abito?
  • Giocate con i capelli: acconciatura o capelli sciolti? A seconda dello stile dell’abito e della scollatura, fate delle prove.

6- Realizza il modello

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È il momento di occuparsi del cartamodello vero e proprio dell’abito. Spesso associamo all’idea di cucire un abito da sposa l’imperativo di farselo fare su misura da una sarta, ma non è l’unica opzione che abbiamo!⁠
L’abito da sposa fai da te è il sogno delle spose che pensano fuori dagli schemi, e allora perché non farlo anche quando si tratta di creare il modello?⁠
E se è vero che esistono cartamodelli commerciali anche per gli abiti da sposa, è altrettanto vero che…non è detto che siano l’unica possibilità! Pensate al vostro abito e alla linea che avete scelto e disegnato, dividetela in elementi chiave e cercate cartamodelli standard, non specifici per il mondo sposa, da cui possiate partire e modificare per concretizzare il vostro design.⁠

È qui che entra nuovamente in gioco il vostro dream team: fatevi aiutare e consigliare da un fashion designer/sarto/a esperto in modellistica che possa fornirvi i passaggi chiave per alterare le varie parti dei cartamodelli che avete trovato e creare l’abito che avete sempre sognato adattandolo alle vostre misure.⁠

Questo è quello che abbiamo fatto io e Simona: siamo partite dall’abito Bon Bon per il corpetto!

7- Fai le prove del tuo abito da sposa DIY

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Una volta preparato il cartamodello, arriva, finalmente, il momento di cucire! In pratica, dovrete realizzare il vestito utilizzando dei tessuti di prova. In questa fase, si deve ovviamente prestare attenzione più alla vestibilità che non alle rifiniture alle quali avrete tutto il tempo per dedicarvi con i tessuti finali.
In commercio esistono delle tele di prova, ma il nostro consiglio è acquistare delle stoffe molto simili a quelle definitive nel peso e nella composizione. Per esempio, se l’abito da sposa sarà in un pizzo fermo, non potrete cucire l’abito di prova con del pizzo elastico.
Dopo un primo test, ci saranno di sicuro degli aggiustamenti da fare: ricordatevi di appuntare tutte le modifiche e di riportarle poi sul cartamodello definitivo.
Quando fate le prove, è importante avere già le scarpe e gli accessori che completeranno l’outfit. Più la prova sarà realistica, meno sorprese avrete alla fine.

8- Definisci i dettagli

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Siete a un passo dal cucire l’abito dei vostri sogni ma prima di mettervi alla macchina da cucire c’è ancora un passaggio fondamentale: pianificare la confezione!⁠ Se l’organizzazione è la chiave di ogni progetto di cucito, per l’abito da sposa diventa uno step fondamentale perché vada tutto liscio!⁠
Pensate, insieme al sart*/designer che fa parte del vostro dream team, ad ogni aspetto della confezione e chiedetevi “come lo affronterò?”⁠
Prendete carta e penna e scrivete l’ordine delle operazioni aggiungendo dettagli come le tecniche che utilizzerete o le finiture scelte. Testate tutto su scarti di tessuto e annotate le impostazioni delle macchine per ogni passaggio. Fate ricerca, studiate, trovate la tecnica giusta per ogni dettaglio dell’abito: quando avrete in mano il tessuto e sarete pronte a mettervi alla macchina da cucire filerà tutto liscio e vi ringrazierete per esservi prese questo tempo per pianificare.⁠

9- Cuci l’abito da sposa DIY

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Il momento super atteso è arrivato! Finalmente si cuce l’abito vero, ma attenzione: tutto andrà nel verso giusto solo se abbiamo eseguito tutte le prove descritte negli step precedenti.
Per prima cosa: preparate la scena del crimine. I tessuti che userete non dovranno essere in alcun modo danneggiati o sporcati. Io e Simona di @the_yellow_peg_it , prima di cucire il mio abito da sposa, abbiamo rivestito tutto (pavimento e superfici vicine) con dei teli in nylon. Sembrava ci preparassimo per ritinteggiare il suo lab e invece..! Abbiamo poi accuratamente pulito le macchine per cucire, le sedie ed i mobili sui quali avremmo appoggiato le parti in costruzione dell’abito. Ci siamo anche struccate, vorrete mai macchiare di rossetto il vostro abito da sposa prima ancora di indossarlo?

  • Fate un ripasso degli step e, se necessario, appuntateli su una lavagna. Sarà divertente sapere sempre quanto mancherà alla fine! Per ciascuno step, preparate su un tavolo tutto ciò che servirà, sarà come mettere in fila gli ingredienti per una buona ricetta di cucina!
  • Prendetevi tutto il tempo necessario. Potrà capitare di sbagliare, ma sarebbe meglio evitare di scucire i tessuti delicati.

Il cucito è meditazione, cucire il proprio abito da sposa è un’esperienza unica che vi porterà lontano, pur restando sempre alla macchina per cucire. Essere in due, mi ha aiutata a trovare il coraggio di affrontare le cuciture più difficili e non perdermi d’animo se qualcosa non andava per il verso giusto. Non ci saranno mai parole che possano descrivere la gratitudine nei confronti di Simona.

10- Indossa il tuo abito DIY

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Photo credits: Fokus Studio Lab

Siamo arrivati alla fine della nostra guida per cucire il proprio abito da sposa fai da te. Wow! La nostra è stata davvero un’avventura mozzafiato!⁠
Spesso, specie per i matrimoni, ci sentiamo obbligati (da mamme, nonne, zie, amici e parenti ma anche da atelier, etichette, tradizioni…) a obbedire a delle regole prefissate.⁠
Ma vogliamo proprio essere le spose che nel giorno più importante della loro vita seguono le regole o il loro cuore?⁠

Questa guida è per noi donne sognatrici, per noi donne “alternative“, per noi donne che seguiamo il cuore, non le regole del gioco che qualcun altro ha scritto. Questa guida è per noi che crediamo che possiamo, sempre, realizzare i nostri sogni, possiamo rendere sostenibile anche l’outfit degli outfit e possiamo farlo nostro a 360 gradi. In altre parole: possiamo essere noi le vere protagoniste in un film che non parte più dalla scena dell’andare verso l’altare ma da un salotto di casa o un laboratorio in cui mani attente costruiscono un sogno da zero.⁠

Indossiamo il nostro abito con orgoglio, qualunque sia lo stile che abbiamo scelto, perché è davvero nostro!⁠

Camicia Honey di Fibre Mood

Camicia Honey di Fibre Mood

Maniche ampie, vestibilità morbida, colletto con ruches, cosa chiedere di più a una camicia? Questo pattern di Fibre Mood ha tutta l’aria di diventare uno dei miei preferiti!

Il cartamodello Honey

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Ho acquistato questo pattern molti mesi fa, ed è stato amore a prima vista. La difficoltà indicata è 3 su 5, una stellina in più rispetto all’altro cartamodello di Fibre Mood che ho cucito recentemente: la tuta Danika. Ho scaricato il pdf e dopo averlo assemblato, l’ho ritagliato. Si possono cucire due versioni della camicia: con e senza ruche sul davanti. Se si sceglie la prima verisone, davanti destro e sinistro saranno uguali e si lasceranno da parte alcune parti del cartamodello.

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Photo credits: Fibre Mood

Cotone di Sassi

Sul cartamodello, il tessuto consigliato è vario: poplin, Tencel, kino, crepe, lana e flanella. Insomma, un tessuto fermo, fantasia o tinta unita. Essendo un modello molto versatile, potrete sbizzarrirvi!

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Per realizzare la mia camicia Honey ho selezionato un cotone leggermente elasticizzato di Sassi: un atelier nel cuore di Torino in cui Alessandra disegna e produce collezioni di abbigliamento dalle linee essenziali e materiali ricercati. Sul suo shop, c’è anche la possibilità di acquistare una selezione di tessuti personalizzati, fra cui questo cotone con piccoli soffioni.

Il colletto con ruches

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Il dettaglio della camicia che più mi ha ispirata è sicuramente il colletto. E’ anche stato l’elemento più difficoltoso da assemblare. Ma tutto è filato liscio, per fortuna. Servirà della fliselina per stabilizzare uno dei due pezzi che lo compongono. E’ molto importante sceglierne una di peso medio per far si che abbia la giusta struttura.

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I polsini della camicia

Ci sono solo 5 asole e bottoni in questa camicia, perché i polsini sono fermati con delle strisce di tessuto. Potete scegliere di fare un fiocco o un semplice nodo. Anche questo è un particolare che ho apprezzato.

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Il mio armadio sostenibile è sempre più completo. Conta ormai tre camicie! Le altre due le trovate qui e qui. Vi avviso: maniche ampie e ruches ovunque 🙂 !

Cuciture decorative con il Deco Stitch di Gütermann

Cuciture decorative con il Deco Stitch di Gütermann

Lo scorso weekend, ho finalmente testato un nuovo filato Gütermann: il Deco Stitch 70. E’ anche stata un’ottima scusa per provare alcune delle numerose cuciture decorative della mia nuova Singer CE677, una macchina elettronica che si aggiunge alla gamma Singer a fine 2021. Basta davvero poco per personalizzare un capo o un accessorio!

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Il Deco Stitch di Gütermann

E’ in 100% poliestere ed è indicato per cuciture decorative ed impunture. Disponibile in 36 colori, è prodotto con la Micro Core Technology® (MCT) Gütermann. Si presenta in una bobina piccola, molto simile a quella del Cucitutto da 100 m, ma con alcune differenze:

  • la bobina è di colore giallo e non bianca
  • è da 70 m e non 100 m
  • ha uno spessore 70 e non 100, ciò vuol dire che è più spesso

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Il mio set contiene 10 bobine: 5 colori tinta unita e 5 sfumati. Potete trovare una sua versione qui. L’ho utilizzato come filo superiore, mentre ho lasciato nella bobina inferiore il Cucitutto color bianco.

Primo test Deco Stitch: cuciture decorative su cotone

Ho fatto un primo tentativo con il cotone ed il risultato è super approvato. Sia le tinte unite che i colori sfumati sono in grado di aggiungere quel tocco in più a creazioni semplici. Applicherò questa tecnica a dei nuovi tovaglioli da tavola.

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Secondo test: cuciture decorative su finta pelle

Se sul cotone il Deco Stitch è stato approvato, sulla finta pelle è wow! Vogliamo parlare della definizione delle stelline o del rocchetto? Prima di inizare il mio test, ho sostituito l’ago con uno da pelle ed anche il piedino utilizzandone uno in teflon. Il decoro esce fuori e diventa protagonista. Il Deco Stitch da davvero il meglio di sé su materiali spessi tipo feltro, pelle, finta pelle e simili.

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Non ho saputo resistere ed ho subito cucito una pochette! Voi cosa cucireste come prima cosa?

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Per altre novità di cucito seguite la sezione dedicata sul blog.

Tuta Danika di Fibre Mood

Tuta Danika di Fibre Mood

Era davvero ora di provare a cucire una tuta, non credete? Mi sono subito innamorata del pattern Danika di Fibre Mood per vari motivi:

  • la forma ampia dei pantaloni
  • non ha cerniere né abbottonature ma solo un fiocco sul retro
  • ha una difficoltà di 2 asterischi su 5 per cui livello quasi principiante

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Fresco lana carta da zucchero

La realizzazione di questo progetto non era pianificata ed ho usato un tessuto che avevo in casa, gentilmente donatomi da Simona di The Yellow Peg. E’ un fresco lana leggermente elasticizzato color carta da zucchero perfetto per l’autunno e la primavera.

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Il pattern e le istruzioni

Sui pattern semplici, riesco ormai a comprendere la lingua inglese e le tecniche illustrate. Ho stampato il cartamodello in A0 e l’ho poi ricalcato con la carta per cartamodelli. Con questa tuta ho finito il mio primo rotolo da 10 m, che emozione! Ho cucito una taglia 10, ma forse anche la 8 mi sarebbe stata bene, come al solito!

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Nella stampa del cartamodello della tuta Danika ho però commesso un errore: ho stampato la versione che non includeva i margini di cucitura. Li ho quindi aggiunti al cartamodello, ma qui mi è tornato utile un accessorio Prym molto furbo:

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Questo mouse segna con una rotella a gesso i margini di cucitura alla distanza desiderata. La cartuccia del gesso può anche essere sostituita con una gialla (che si acquista a parte). In più, nel caso vogliate solo segnare liberamente sul tessuto, il mouse si rimuove dall’impalcatura con rotella diventando un semplice gesso. Figo vero? Lo trovate qui.

Come è stato cucire la tuta Danika?

Assemblare i vari pezzi è stato semplice ed intuitivo. Ovviamente non ho mai imbastito, ma di spilli da queste parti ce ne sono davvero tanti! 🙂

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Mai più senza taglia e cuci

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Dopo aver collezionato un po’ di esperienze con il cucito sartoriale, posso assolutamente affermare che: non si può fare senza taglia e cuci! Inutile mentire, se volete che un capo sia ben rifinito e che non si sfilacci al primo lavaggio, il punto zig zag non basta. Serve una taglia e cuci. E’ un ottimo investimento che non vi farà avere alcun rimpianto!

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E’ un modello 4 stagioni

Potete cambiare il tessuto passando da una lana a un lino e la vostra tuta sarà perfetta anche per l’estate.

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Il mio abito da sposa DIY: le mie 5 buone ragioni

Il mio abito da sposa DIY: le mie 5 buone ragioni

C’è voluto un po’ di tempo per recuperare le energie dopo il matrimonio e l’estate appena finita, ma eccomi qui a raccontarvi della più incredibile avventura sartoriale che io abbia mai vissuto. Anzi, che io e Simona di The Yellow Peg abbiamo mai vissuto. Chi lo avrebbe mai detto che sarei arrivata fin qui? Eppure è tutto vero: ho cucito il mio abito da sposa, ci sono le prove 🙂

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Photo credits: Fokus Studio Lab

“Ma chi te lo ha fatto fare?”

Ecco la frase più gettonata che mi sono sentita dire nei mesi precedenti al matrimonio: “Il matrimonio è già stressante, per quale motivo hai deciso di cucire il tuo abito da sposa?” poi seguita subito dopo da “Ma sicura di esserne capace? E se poi non ti piace il risultato?”. Ci sono ben 5 ragioni per cui ho scelto di ideare e cucire il mio abito bianco (più o meno bianco).

  1. un modello solo mio: il mio abito da sposa era nella mia testa, tale e quale a quello che ho poi indossato. Non avevo, chiaramente, le competenze per trasformarlo in cartamodello e cucirlo, ma, grazie a Simona, quell’immagine che vedevo ad occhi chiusi è diventata realtà. Questo abito rappresenta davvero me stessa, quanto è importante sentirsi a proprio agio, soprattutto in un giorno così speciale? Quante di voi si sono sentite intrappolate in convenzioni che non rispecchiavano i propri desideri? GCiletta_rocchettiepois_abito_da_sposa_diy_fai_da_te_disegno_modello
  2. sostenibilità: sono già trascorsi due anni da quando ho intrapreso il percorso verso un armadio sostenibile. In questi anni ho cucito molti capi e fatto acquisti più consapevoli. Cucire il mio abito da sposa è stata una scelta naturale, così naturale da aver telefonato a Simona per farle la “proposta” di mentor dopo pochissimi giorni dall’arrivo dell’anello di fidanzamento. Per fortuna, anche io, ho ricevuto un “sì” netto!GCiletta_rocchettiepois_abito_da_sposa_diy_fai_da_te_wedding_sostenibilità
  3. scelta dei materiali: devo ammettere che scegliere i tessuti è stata la parte più rilassante. Il pizzo ed i tessuti della gonna sono stati acquistati con modalità diverse. Per trovare il primo, ho visitato alcuni negozi di Torino insieme a mia sorella (e mia mamma in videochiamata). Non erano i soliti negozi di tessuti a cui sono abituata. I tessuti da sposa e per cerimonie sono spesso custoditi in negozi storici, che hanno un’atmosfera magica. Avete presente quando le spose raccontano di aver sentito che l’abito fosse “lui” alla prima prova? Io ho avuto la stessa sensazione non appena ho tenuto questo pizzo rebrodè fra le mani.GCiletta_rocchettiepois_abito_da_sposa_diy_fai_da_te_pizzo_rebrodè Per i tessuti della gonna, invece, mi sono affidata a Tessuti Raponi di Milano. Non sono mai stata da loro in negozio, ma grazie a WhatsApp ed all’invio di alcuni campioni è stato comodissimo scegliere. Quando dall’altra parte c’è l’esperienza e la competenza e tu hai le idee chiare, non puoi che trovare in un baleno quello che cerchi. Nel mio caso, un cady di viscosa elegante e raffinato. GCiletta_rocchettiepois_abito_da_sposa_diy_fai_da_te_tessuto_gonna
  4. acquisizione di competenze: cucire l’abito è stato per me un Master in sartoria! Ho imparato tante di quelle nozioni che hanno migliorato il mio modo di cucire. Ho cucito dei tessuti nuovi mai sperimentati, imparato a stirare e fatto mille prove prima della cucitura perfetta. Simona è un vulcano di sapere, osservare le sue mani all’opera o ascoltare i suoi silenzi prima di una decisione importante sono sensazioni che mi porterò nel cuore.  GCiletta_rocchettiepois_abito_da_sposa_diy_fai_da_te_wedding_singer
  5.  Un’esperienza di vita: impegnarmi in quest’avventura è stata una sfida con me stessa. Dopo questa impresa sono pronta a tutto! La soddisfazione che ho provato è unica ed è stato bellissimo condividerla con Simona. Ho meditato a lungo durate le sessioni di cucito a mano o di stiro e la mia mente si è riempita di ricordi e di nuove idee. Aver cucito il mio abito è una prova del mio essere caparbia e tenace, anche se intorno  me tutti mi invitavano a demordere. Ma no, guardate che bellezza ne è venuta fuori! Siamo tutti d’accordo? GCiletta_rocchettiepois_abito_da_sposa_diy_fai_da_te_wedding_the_yellow_peg

Chi ha realizzato il vostro abito da sposa? Lo avete acquistato in atelier o è stata una designer a prendersi cura di voi?

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Photo credits: Fokus Studio Lab