Camicia Honey di Fibre Mood

Camicia Honey di Fibre Mood

Maniche ampie, vestibilità morbida, colletto con ruches, cosa chiedere di più a una camicia? Questo pattern di Fibre Mood ha tutta l’aria di diventare uno dei miei preferiti!

Il cartamodello Honey

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Ho acquistato questo pattern molti mesi fa, ed è stato amore a prima vista. La difficoltà indicata è 3 su 5, una stellina in più rispetto all’altro cartamodello di Fibre Mood che ho cucito recentemente: la tuta Danika. Ho scaricato il pdf e dopo averlo assemblato, l’ho ritagliato. Si possono cucire due versioni della camicia: con e senza ruche sul davanti. Se si sceglie la prima verisone, davanti destro e sinistro saranno uguali e si lasceranno da parte alcune parti del cartamodello.

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Photo credits: Fibre Mood

Cotone di Sassi

Sul cartamodello, il tessuto consigliato è vario: poplin, Tencel, kino, crepe, lana e flanella. Insomma, un tessuto fermo, fantasia o tinta unita. Essendo un modello molto versatile, potrete sbizzarrirvi!

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Per realizzare la mia camicia Honey ho selezionato un cotone leggermente elasticizzato di Sassi: un atelier nel cuore di Torino in cui Alessandra disegna e produce collezioni di abbigliamento dalle linee essenziali e materiali ricercati. Sul suo shop, c’è anche la possibilità di acquistare una selezione di tessuti personalizzati, fra cui questo cotone con piccoli soffioni.

Il colletto con ruches

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Il dettaglio della camicia che più mi ha ispirata è sicuramente il colletto. E’ anche stato l’elemento più difficoltoso da assemblare. Ma tutto è filato liscio, per fortuna. Servirà della fliselina per stabilizzare uno dei due pezzi che lo compongono. E’ molto importante sceglierne una di peso medio per far si che abbia la giusta struttura.

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I polsini della camicia

Ci sono solo 5 asole e bottoni in questa camicia, perché i polsini sono fermati con delle strisce di tessuto. Potete scegliere di fare un fiocco o un semplice nodo. Anche questo è un particolare che ho apprezzato.

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Il mio armadio sostenibile è sempre più completo. Conta ormai tre camicie! Le altre due le trovate qui e qui. Vi avviso: maniche ampie e ruches ovunque 🙂 !

Camicia Thea Boho Sleeve di Liberty London

Camicia Thea Boho Sleeve di Liberty London

Dopo aver imparato a cucire le asole, o meglio aver capito come si fa con la mia Singer C430 (vedi qui) eccoci con la prima camicia con bottoni! Si tratta di Thea con maniche boho, un cartamodello di Liberty London. Ho acquistato online il cartamodello. Un packaging sostenibile con all’interno: cartamodello in carta velina per realizzare 6 versioni diverse della camicia (4 a maniche lunghe e 2 a maniche corte), istruzioni in inglese e francese. Ho scelto la camicia C, che poi è quella della copertina, nella taglia 12. Il livello indicato è EASY, facile, ma non lo consiglio come primo capo in assoluto da cucire.

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Ricalcare il cartamodello

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Primo step: ricalcare il cartamodello. Non ritaglio mai direttamente i cartamodelli perché quando ne acquisto uno spero di replicarlo. Utilizzo un rotolo di carta per cartamodelli da 10 m di Prym. Purtroppo, nel bel mezzo del progetto, sono stata costretta a riaprire il cartamodello originale perché non avevo copiato tutti, ma proprio tutti, i simbolini riportati (tipo i minuscoli cerchietti della foto).

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Ho poi riportato sul tessuto tutte le linee di piegatura aiutandomi con il righello Omnigrid e pennarello delebile ad acqua.

Il Cotone Tana Lawn™

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Anche il tessuto che ho scelto è di Liberty London. Un cotone Tana Lawn™ molto setoso al tatto direi ideale per una camicia. Tra l’altro, cercando informazioni a riguardo, ho scoperto che viene stampato in Italia.

No imbastiture

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Imbastire non rientra proprio nelle mie corde, e così anche la versione inglese to baste. Ho cucito tutte le parti della camicia aiutandomi con gli spilli. Basta averne tanti.

Le arricciature della camicia

Questa camicia è piena zeppa di arricciature: sulla schiena, sui due lati del davanti, sulle maniche alte, su quelle basse. Il metodo suggerito è imbastire due cuciture con punti lunghi. Io me la sono cavata benissimo allungando al massimo le cuciture dritte della macchina da cucire.

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Consigli e modifiche

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Dopo aver cucito la camicia Thea, ho alcune informazioni da dare a chi volesse realizzarla:

  • rinforzare con uno stabilizzatore la parte delle asole: le parti sulle quali va applicato un rinforzo termoadesivo sono colletto e polsini, ma anche l’abbottonatura ne ha bisogno
  • cucire la prima asola allo step 16 e non alla fine: seguendo i vari step, le asole vengono cucite alla fine  del progetto ma una volta cucito il colletto sarà complicato cucire le asole con il piedino per asole della macchina da cucire. Dovrete realizzarla a mano oppure cucirla prima a macchina
  • rifiniture: le cuciture laterali ed il giromanica avranno delle rifiniture a vista, ma per queste non è indicato alcun modo il modo o step  per rifinirle. Per cui consiglio di rifinire con zig zag o taglia e cuci le cuciture laterali allo step 11. Anche il giromanica avrà bisogno di essere rifinito, io ho optato anche qui per taglia e cuci ma sarebbe meglio un po’ di sbieco

Quest’anno ho cucito già due camicie, se ti sei persa quella in denim di Burda Easy la trovi qui o nella sezione ARMADIO SOSTENIBILE del blog.

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Camicia di jeans di Burda giovane & easy

Camicia di jeans di Burda giovane & easy

In quarantena, io e la mia Singer C430 ci stiamo dando da fare! La camicia di jeans è un capo che non può mancare nel guardaroba sostenibile che sto pian pianino costruendo. Credo che questa con ruches sia il progetto più complesso cucito finora. Ma, mi sono detta: hai tempo! E via a sfogliare un Burda giovane & easy che avevo a casa, il numero 20 (autunno 2019).

Dal cartamodello…

Data la mia inesperienza nel cucito sartoriale, gli unici Burda che posso permettermi di tenere fra le mani sono i giovane & easy, perché ogni modello è spiegato passo dopo passo con immagini e descrizioni dettagliate. La tabella delle taglie è chiarissima: ho preso le mie misure e definito quale taglia considerare una 38 (che dovrebbe corrispondere ad una IT 42).

La peculiarità del Burda Giovane & Easy è che i vari cartamodelli non sono sovrapposti, quindi si potrebbe ritagliare il cartamodello direttamente nella taglia desiderata. Io però non volevo rovinare l’originale, per cui ho ricalcato tutto con della carta per cartamodelli, facendo attenzione a riportare tutto nella mia versione: tacche, numeri di congiunzione, indicazione del drittofilo, ecc.

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…al taglio

Per realizzare la mia camicia di jeans ho scelto un cotone lavato indigo color light blue di The Color Soup. Avete già dato un’occhiata alla loro sezione tessuti e cartamodelli? E’ morbido, fresco e leggero. Un cotone 100% perfetto per il mio progetto!

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Dopo aver posizionato il tessuto sul pavimento della cucina (ahimè non ho un tavolo da taglio), ho spillato e appoggiato dei pesetti sui vari pezzi del cartamodello seguendo lo schema riportato sul giornale, un’ottima idea per non sprecare tessuto. Per tagliare, ho utilizzato cutter e forbici.

Il filo per cucire

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Non è solo necessario un buon tessuto per la buona riuscita di un progetto. Conta moltissimo anche il filo da cucire. Per la camicia di jeans, ho utilizzato due diversi fili, entrambi Gütermann:

  • Jeans 100 m: perfetto sia per rammendare che per la macchina da cucire. E’ un colore melange che si confonde con il tessuto denim, per cuciture quasi invisibili!
  • Denim 100: ideale per cuciture decorative ed impunture, è il filo che ha fatto la differenza nella mia camicia di jeans. E’ disponibile in sei colori ed anche in un pratico set. Per impunturare la camicia, ho lasciato nella bobina inferiore il Jeans 100 m. Con la SInger C430, sono riuscita a fare delle impunture sempre alla stessa distanza dal bordo, grazie alla funzione di spostamento dell’ago.

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Ho imparato una nuova tecnica

Grazie alle istruzioni riportate sulla rivista, ho imparato una nuova tecnica: come rifinire il giromanica utilizzando il nastro sbieco. Il risultato è pulito ed il giromanica ben rinforzato. Per fortuna, ho sempre con me le mie forbici per applicazioni o…per tagliare l’eccesso dello sbieco senza rischiare di pizzicare il tessuto sottostante.

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La parte più divertente

Non ci crederete, ma la parte più divertente è stata cucire le ruches. Sarà perché ho un debole per i volant, ma appena li vedo in un progetto, vorrei subito realizzarlo! Vi ricordate lo scollo dell’abito Doris di Atelier Vicolo n.6?

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Ditemi se non sono stupende inserite fra la manica e la sottomanica nella camicia di jeans! Ho lasciato non rifinita la parte inferiore. Con l’usura si creerà l’effetto sfilacciato.

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Le chiusure

Il progetto prevedeva come chiusure dei bottoni automatici di Prym: i miei preferiti! Anche stavolta, asole evitate. Evvai! Sapete che non ne ho mai cucita una in vita mia? I bottoni metallici si possono applicare facilmente con la Pinza Vario, li avevo utilizzati anche nel tutorial dei fermacavi, vi ricordate?

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Camicia finita!

La camicia di jeans è pronta per essere indossata. Per vedere gli altri capi del guardaroba sostenibile che ho cucito, vi aspetto nella sezione tutorial del blog.

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