Tuta Danika di Fibre Mood

Tuta Danika di Fibre Mood

Era davvero ora di provare a cucire una tuta, non credete? Mi sono subito innamorata del pattern Danika di Fibre Mood per vari motivi:

  • la forma ampia dei pantaloni
  • non ha cerniere né abbottonature ma solo un fiocco sul retro
  • ha una difficoltà di 2 asterischi su 5 per cui livello quasi principiante

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Fresco lana carta da zucchero

La realizzazione di questo progetto non era pianificata ed ho usato un tessuto che avevo in casa, gentilmente donatomi da Simona di The Yellow Peg. E’ un fresco lana leggermente elasticizzato color carta da zucchero perfetto per l’autunno e la primavera.

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Il pattern e le istruzioni

Sui pattern semplici, riesco ormai a comprendere la lingua inglese e le tecniche illustrate. Ho stampato il cartamodello in A0 e l’ho poi ricalcato con la carta per cartamodelli. Con questa tuta ho finito il mio primo rotolo da 10 m, che emozione! Ho cucito una taglia 10, ma forse anche la 8 mi sarebbe stata bene, come al solito!

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Nella stampa del cartamodello della tuta Danika ho però commesso un errore: ho stampato la versione che non includeva i margini di cucitura. Li ho quindi aggiunti al cartamodello, ma qui mi è tornato utile un accessorio Prym molto furbo:

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Questo mouse segna con una rotella a gesso i margini di cucitura alla distanza desiderata. La cartuccia del gesso può anche essere sostituita con una gialla (che si acquista a parte). In più, nel caso vogliate solo segnare liberamente sul tessuto, il mouse si rimuove dall’impalcatura con rotella diventando un semplice gesso. Figo vero? Lo trovate qui.

Come è stato cucire la tuta Danika?

Assemblare i vari pezzi è stato semplice ed intuitivo. Ovviamente non ho mai imbastito, ma di spilli da queste parti ce ne sono davvero tanti! 🙂

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Mai più senza taglia e cuci

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Dopo aver collezionato un po’ di esperienze con il cucito sartoriale, posso assolutamente affermare che: non si può fare senza taglia e cuci! Inutile mentire, se volete che un capo sia ben rifinito e che non si sfilacci al primo lavaggio, il punto zig zag non basta. Serve una taglia e cuci. E’ un ottimo investimento che non vi farà avere alcun rimpianto!

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E’ un modello 4 stagioni

Potete cambiare il tessuto passando da una lana a un lino e la vostra tuta sarà perfetta anche per l’estate.

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Top Infinito di Raglan

Top Infinito di Raglan

Sono arrivati i primi due cartamodelli di Raglan: Not a Gown e Infinito, li conoscete già? Il primo è un vestito senza maniche a due lunghezze. Del secondo ne parliamo in questo post!

Il pizzo sangallo

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Per cucire Infinito, i tessuti consigliati hanno un peso compreso tra 100-210 grammi al metro lineare. Il pizzo sangallo di Supercut mi ha subito convinta! E’ in 100% cotone e questa sfumatura di ottanio rientra fra i miei colori preferiti. Cucirlo è stato semplicissimo. Nello shop di Supercut c’è un’intera sezione dedicata ai pizzi sangallo e vi avviso: ci metterete delle ore per fare una scelta!

Il cartamodello

INFINITO è un pattern da stampare, a casa in A4 o in copisteria in A0, e cucire. Copre le taglie dalla 38 alla 52, ma c’è anche un’altra versione  INFINITO PLUS che va dalla 48 alla 62. Oltre al pattern, scaricherete in PDF anche le istruzioni che includono i disegni tecnici. Se vi è più comodo o se volete intanto vederne i passaggi, c’è un video tutorial su YouTube. Potete cucire INFINITO con manica corta, a tre quarti o manica lunga.

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Attenzione al rinforzo

Avendo scelto un tessuto bucherellato, ed essendo previsto un rinforzo su spalle e sul girocollo davanti, bisogna far attenzione al rinforzo perché un minimo si vedrà. Per fortuna la teletta termoadesiva che ho usato è molto leggera e la mia carnagione è praticamente bianco rinforzo 🙂 per cui non c’è stacco!

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Essendo il pizzo sangallo fitto di cuciture e ricami per sua natura, il colore del filo doveva abbinarsi perfettamente. Vuoi che Gütermann fra i suoi 400 colori non abbia quello giusto?!

Ho scoperto un nuovo accessorio

Come ben sapete, sto cucendo insieme a Simona di The Yellow Peg il mio abito da sposa. Le nostre sessioni di cucito sono per metà sessioni di stiro! Ho scoperto il grande aiuto che i cuscini stiro possono darti per la buona riuscita di un capo. Ammetto di non averli mai usati, ma dopo aver visto questo  anche sul video tutorial di INFINITO, mi sono convinta.

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I lacci del top INFINITO

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Cucire INFINITO è stato rilassante e molto semplice. Anche rivoltare i lacci è stato un attimo grazie ai risvolta tubolari di Prym.

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La particolarità di questi lacci è che puoi portarli legati dietro con un semplice nodo oppure…

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…sul davanti!

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Vi piace il mio INFINITO? Ne farò di certo una seconda versione con manica corta!

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Se sei curiosa di vedere gli altri capi che ho cucito, vai alla sezione ARMADIO SOSTENIBILE!

Questo post è scritto in collaborazione con Supercut.

Cappotto Chocolat di The Yellow Peg

Cappotto Chocolat di The Yellow Peg

Che ci crediate o no (io stento ancora a crederci, effettivamente, quindi vi capirei se non mi crediate), ho cucito un cappotto di lana. Simona di The Yellow Peg è stata la persona che mi ha convinta a cucire qualcosa per me. Per questo, il primo capo di abbigliamento che ho cucito è la blusa Chantilly. E, dalla blusa Chantilly al cappotto di lana è un attimo!

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Chocolat: una giacca, ma anche un cappotto

Come tutti i cartamodelli di The Yellow Peg, Chocolat ha tre versioni:

  • Versione 1: giacca per un look minimal
  • Versione 2: più sportiva con tasche e cappuccio è l’impermeabile immancabile nel tuo armadio
  • Versione 3: il cappottino che ho cucito

Si può acquistare in versione PDF da stampare a casa o in formato cartaceo con la sua scatolina. In entrambe le versioni, oltre al cartamodello c’è il libretto di istruzioni con foto molto dettagliate di tutti i passaggi. Ho cucito per me una XS, per avere una vestibilità più aderente, ma solitamente sono fra una S ed una M.

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I tessuti di Supercut

Per cucire il cappotto Chocolat, ho scelto due tessuti dallo shop online Supercut. Il primo è un Tweed in 100% lana Pied de poule. E’ di una pesantezza perfetta per questa stagione ed i colori, panna e rosso, lo rendono molto primaverile.

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Il secondo tessuto, usato per la fodera del cappotto, è una viscosa bianco perla a quadri dorati, molto elegante! Su Supercut è disponibile anche in altri colori.

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Cucire il cappotto: da dove si parte

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Il cappotto è composto da pochi pezzi, dietro, davanti destro e sinistro, polsini (sia per l’esterno che per la fodera) e ripiego. Ho adorato le maniche, non solo perché non si cuciono essendo integrate in un unico pezzo nel dietro e nei due pezzi del davanti, ma per la loro vestibilità. E’ stato molto semplice assemblare il ripiego, dopo averlo rinforzato con una fliselina sottile.

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Il nastro termoadesivo per orli

Prima di passare alla fodera, seguendo le istruzioni, bisognerà applicare il nastro per orli biadesivo sia sull’orlo inferiore che sul giromanica.

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Con il ferro da stiro mini è stato rapidissimo: basta soffermarsi sul nastro per 10 secondi e passare al pezzo successivo.

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Fodera, non ti temo!

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E’ trascorso un anno da quando ho scelto di portare avanti il progetto di un armadio sostenibile che vuol dire: stop agli acquisti compulsivi, comprare solo quello che davvero mi serve e che non riesco a cucire da me. Il risultato? Ho fatto pochissimi acquisti e sto cucendo capi stupendi! Diciamo che questo cappotto è proprio il mio capolavoro. Con le istruzioni fotografiche del libretto ho cucito la fodera in maniera agevole ed era la mia prima volta in assoluto. La figata, è che non serve nessun punto a mano. Dopo aver rivoltato, il cappotto sarà finito!

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P.S. Essendoci la fodera, nessuna cucitura è a vista per cui ho cucito tutto con la macchina da cucire. Per una volta, la taglia e cuci si è presa una vacanza.

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L’abbottonatura

Al posto di asole e bottoni, ho optato per questa versione: gli automatici. In realtà quelli che ho  usato cono dei bottoni automatici per lana, ma devo dirvi che fanno comunque il loro lavoro.

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Questo modello mi piace. E’ semplice e versatile e di sicuro cucirò al più presto la versione più corta.

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Post realizzato in collaborazione con Supercut.

Camicia Thea Boho Sleeve di Liberty London

Camicia Thea Boho Sleeve di Liberty London

Dopo aver imparato a cucire le asole, o meglio aver capito come si fa con la mia Singer C430 (vedi qui) eccoci con la prima camicia con bottoni! Si tratta di Thea con maniche boho, un cartamodello di Liberty London. Ho acquistato online il cartamodello. Un packaging sostenibile con all’interno: cartamodello in carta velina per realizzare 6 versioni diverse della camicia (4 a maniche lunghe e 2 a maniche corte), istruzioni in inglese e francese. Ho scelto la camicia C, che poi è quella della copertina, nella taglia 12. Il livello indicato è EASY, facile, ma non lo consiglio come primo capo in assoluto da cucire.

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Ricalcare il cartamodello

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Primo step: ricalcare il cartamodello. Non ritaglio mai direttamente i cartamodelli perché quando ne acquisto uno spero di replicarlo. Utilizzo un rotolo di carta per cartamodelli da 10 m di Prym. Purtroppo, nel bel mezzo del progetto, sono stata costretta a riaprire il cartamodello originale perché non avevo copiato tutti, ma proprio tutti, i simbolini riportati (tipo i minuscoli cerchietti della foto).

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Ho poi riportato sul tessuto tutte le linee di piegatura aiutandomi con il righello Omnigrid e pennarello delebile ad acqua.

Il Cotone Tana Lawn™

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Anche il tessuto che ho scelto è di Liberty London. Un cotone Tana Lawn™ molto setoso al tatto direi ideale per una camicia. Tra l’altro, cercando informazioni a riguardo, ho scoperto che viene stampato in Italia.

No imbastiture

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Imbastire non rientra proprio nelle mie corde, e così anche la versione inglese to baste. Ho cucito tutte le parti della camicia aiutandomi con gli spilli. Basta averne tanti.

Le arricciature della camicia

Questa camicia è piena zeppa di arricciature: sulla schiena, sui due lati del davanti, sulle maniche alte, su quelle basse. Il metodo suggerito è imbastire due cuciture con punti lunghi. Io me la sono cavata benissimo allungando al massimo le cuciture dritte della macchina da cucire.

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Consigli e modifiche

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Dopo aver cucito la camicia Thea, ho alcune informazioni da dare a chi volesse realizzarla:

  • rinforzare con uno stabilizzatore la parte delle asole: le parti sulle quali va applicato un rinforzo termoadesivo sono colletto e polsini, ma anche l’abbottonatura ne ha bisogno
  • cucire la prima asola allo step 16 e non alla fine: seguendo i vari step, le asole vengono cucite alla fine  del progetto ma una volta cucito il colletto sarà complicato cucire le asole con il piedino per asole della macchina da cucire. Dovrete realizzarla a mano oppure cucirla prima a macchina
  • rifiniture: le cuciture laterali ed il giromanica avranno delle rifiniture a vista, ma per queste non è indicato alcun modo il modo o step  per rifinirle. Per cui consiglio di rifinire con zig zag o taglia e cuci le cuciture laterali allo step 11. Anche il giromanica avrà bisogno di essere rifinito, io ho optato anche qui per taglia e cuci ma sarebbe meglio un po’ di sbieco

Quest’anno ho cucito già due camicie, se ti sei persa quella in denim di Burda Easy la trovi qui o nella sezione ARMADIO SOSTENIBILE del blog.

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Alba Skirt di Sew Over It: una gonna midi a portafoglio

Alba Skirt di Sew Over It: una gonna midi a portafoglio

Prima dell’estate, ho acquistato il nuovo eBook di Sew Over It: “My Capsule Wardrobe: Summer Dreaming”.  L’eBook, che si scarica in PDF, contiene 5 cartamodelli per cucire in realtà molti più capi, fra cui la gonna Alba. Oltre al materiale scaricabile in pdf, Lisa ha pubblicato sul suo canale YouTube dei Sewalong e vi mostra passo dopo passo come cucire i vari modelli che sono:

  1. Ravello: abito e top
  2. Porto: tuta e pantalone
  3. Siena: abito, top e gonna
  4. Sorrento: giacca
  5. Alba: gonna

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Alba skirt: perfetta per tutto l’anno

La gonna Alba è un modello midi a portafoglio. Ha un’abbottonatura con fiocco laterale, il che rende molto rilassante scegliere la propria taglia: se le tue misure sono a metà fra due taglie, realizza quella più piccola, tanto puoi regolare i due cinturini come vuoi. Il tessuto che ho scelto è una viscosa acquistata sullo shop di Cousette, morbida e svolazzante.

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Quanto tempo ci ho messo?

Prima di avvicinarmi al cucito sartoriale, temevo i tempi biblici che immaginavo ci avrei messo a cucire un capo. Devo dire che, seguendo i cartamodelli più moderni e la tecnica “non-imbastirò-mai”, ho grandi soddisfazioni! Per scelta, non inizio mai a cucire il giorno che taglio. Tagliare mi stressa, o meglio, posizionare tutti i pezzi del cartamodello sulla stoffa e cercare di non sbagliare (fra cimosa, drittofilo, rovescio) mi stressa. Per tagliare ci metto un attimo con il cutter 🙂

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Ho cucito la gonna Alba il giorno prima di partire per le vacanze e tutto è filato liscio in poche ore!

Il cinturino: l’unica parte complicata

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Complicata non vuol dire impossibile. Significa che bisogna metterci un po’ di attenzione. Ma se si segnano bene tutte le tacche, il gioco è fatto! Si andrà anche a creare un passante per far scorrere uno dei due cinturino. L’effetto sarà davvero professionale.

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I due cinturini tubolari

Se poi hai anche degli strumenti che ti permettono di fare più in fretta, tipo il kit per rivoltare, allora non c’è da aspettare. Via a cucire!!

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Dopo aver cucito dritto contro dritto, bisogna rivoltare.

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Basterà far passare la parte in plastica all’interno del tubolare.

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Poi spingere all’interno la bacchetta di legno. Ed ecco qui che in un attimo scorre tutto nel verso giusto.

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Mi sono molto divertita a cucire questa gonna e l’effetto finale è davvero wow! Che ne dite? Tra un po’ bisognerà comprare un nuovo armadio che possa contenere tutti i progetti sostenibili che sto cucendo. Voi potete rivederli tutti qui. Io vi saluto dalla mia amata Etna!

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