E se vi dicessi che ho cucito questi leggings più di un anno fa? Prima della nascita di Matteo ho dedicato un po’ del mio tempo (si, prima avevo del tempo!) a cucire il jersey. E’ un tessuto che mi spaventava ma che ho imparato ad amare, anche solo per il comfort e la leggerezza che ti mette addosso. Questo non è il primo progetto in tessuto elasticizzato, trovi qui il mio primo abito in jersey e qui una t-shirt.
Il jersey di cotone
Ho scelto dei meravigliosi tessuti dallo shop online di CutCot Tessuti. Sara ha il potere di fare una selezione di pattern che sono uno più bello dell’altro. Per questo progetto, vi consiglio un jersey di cotone morbido.
Burda baby: una tentazione
Perché scegliere un solo cartamodello se con Burda Baby ne puoi avere molti in un’unica rivista? Trovate questo cartamodello nel n. 20/2019. E’ un pattern versatile, unisex e 4 stagioni. Basterà scegliere un tessuto felpato per l’inverno ed andranno benissimo anche per la stagione fredda. Le istruzioni del Burda sono molto chiare ed i passaggi illustrati con dei disegni passo passo, come nel Burda Easy.
Tagliare il jersey
Il progetto dei leggings è molto semplice. I pezzi del cartamodello non sono molti: cinturino, bordo per le caviglie, gambe. Li ho tagliati in serie con cutter e pesetti senza nemmeno spillare. Trattandosi di pezzi piccoli, il taglio è stato rapido.
Macchina da cucire e taglia e cuci
Per cucirli ho utilizzato sia la macchina per cucire perché volevo provare il nuovo filato Maraflex, sia la taglia e cuci per le rifiniture. Ovviamente, da non dimenticare l’ago jersey.
Semmai ne cucissi degli altri, però, lo farò solo con taglia e cuci perché in pratica dimezzerei il tempo!
L’interno risulterà così, perfettamente rifinito:
Lo step più difficile
Vi consiglio di cucire i leggings in serie, io ne ho cuciti 4 in poche ore. Quanto più sarà piccola la taglia scelta, tanto più sarà complicato cucire i bordi delle caviglie 🙂
Ho adorato cucire questi leggings. Anche se sono progetti mignon, danno tanta soddisfazione!
Ve lo avevo promesso sulle Stories di Instagram che avrei cucito questo vestito. Lo trovate su Burda Easy 01/2021 a pag. 18 e ve ne innamorerete! Si tratta di un modello realizzabile in tre varianti. Ciò che cambia è la lunghezza delle maniche e dell’orlo. Ha un punto vita alto ed una linea comoda ed ampia. Perfetto per la primavera, ma direi anche per le fresche serate estive.
Anche stavolta, ho scelto un tessuto di Supercut: un crepe di viscosa morbido e fluente. Brigitte è stata disponibile a fornirmi i consigli sul lavaggio e la stiratura. Sul suo shop online troverete senz’altro uno o più tessuti per questo abito. Ho poi abbinato un Cucitutto in tinta con lo sfondo.
Taglio e cuciture
Il cutter ergonomico non lo cambierei per nessun altro al mondo! Taglio netto anche con più strati di tessuto.
Ho cucito con macchina da cucire lineare ma rifinito prima tutti i pezzi con taglia e cuci. Trattandosi di un colore particolare, ho utilizzato il Cucitutto della stessa sfumatura anche per la taglia e cuci ed il risultato è stato ottimo.
Imparare nuove tecniche
Uno dei motivi per cui ho scelto questo modello è che mi avrebbe dato la possibilità di confrontarmi con qualcosa di nuovo: cucire le tasche!
Apprezzo sempre molto anche ripassare come si cuce uno scollo, adesivando sempre il ripiego.
Niente imbastiture
Imbastire no, non lo farò mai, spilli spilli e ancora spilli!
Le maniche dell’abito: adorabili
La versione di abito che ho scelto è la 3C e le maniche arrivano praticamente al gomito. Nell’orlo, si inserisce l’elastico per creare un effetto palloncino. Voi come infilate gli elastici?
Cucire questo abito è stato rilassante, sia il tessuto che il modello erano ben gestibili. Cade bene e l’ho già indossato molte volte, anche sui jeans.
Siamo alla fine dell’anno e, nonostante tutte le difficoltà, il 2020 ha arricchito non poco il mio armadio sostenibile. Chi di voi ha già cucito l’outfit per il giorno di Natale? Ovviamente, lo trascorreremo a casa per cui sono andata alla ricerca di un modello lineare da realizzare in un tessuto morbido: il jersey di viscosa. Burda Easy proponeva fra i modelli del n. 4/2020 un abito in 2 varianti: manca lunga e manica corta con cintura. Io ho cucito un mix, nel senso che ho cucito il 2C ma con manica lunga. Con lo stesso cartamodello si può anche realizzare la variante maglietta. Il modello è composto da soli 3 pezzi (davanti, dietro, manica) + la cintura che si disegna direttamente sul tessuto.
Jersey di viscosa
Per un abito super morbido, ci vuole il jersey. Ne ho scelto uno con fondo verde scuro e piccoli pois stampati dal nuovo shop online di Selene unpuntoallavolta. Cosa mi ha convinta? Per ciascun tessuto, Selene ha girato un video in cui mostra il tessuto: mi è quasi sembrato di toccarlo con mano.
Taglio del tessuto
Come al solito, ho ricalcato il cartamodello su della carta velina. Ho cucito una taglia 38. Rispetto alla modella della foto, a me veste morbido sulle spalle ed in vita, avrei forse dovuto cucire una taglia diversa? Una delle differenze fra i cartamodelli Burda e quelli indipendenti è che bisogna sempre aggiungere i margini di cucitura. Io vado ad occhio, e grazie al cutter sono riuscita a far in fretta. Nelle parti curve, però, sono arrivate in soccorso anche le forbici.
punti elastici: nella vostra macchina, dovete selezionare i punti elastici. Nel caso non ci siano, andrà bene il punto zig zag. In alternativa, si può usare la taglia e cuci.
filo: un 100% poliestere è perfetto
Il dettaglio che amo di questo abito
Di questo abito ho subito adorato lo scollo. Temo però di dover apportare qualche modifica sulle spalle tirandole un po’ più su. Si accettano consigli su come agire!
Dopo aver partecipato al webinar di The Yellow Peg“Strumenti magici per cucire: telette e colle” (potete ancora rivederlo, basta iscriversi!) ho scoperto il nastro per bordi che era consigliato anche per lo scollo di questo abito, per cui sono riuscita a testarlo. Serve per stabilizzare e rinforzare parti molto sollecitate come girocolli, giromaniche, apertira delle tasche. Esiste in due colori, bianco e grafite, io ho scelto la versione scura.
Per fissarlo alla parte che ci interessa basta stirarlo o meglio, basta posizionarci sopra il ferro per alcuni secondi. E’ un nastro rinforzato, nel senso che ci sono tante piccole cuciture che lo rendono ancora più resistente. Insomma, il girocollo del mio abito è a prova di bomba 🙂
Indosserò questo abito il giorno di Natale. Prima attendo, però, i vostri suggerimenti su come mettere a posto le maniche!
In quarantena, io e la mia Singer C430 ci stiamo dando da fare! La camicia di jeans è un capo che non può mancare nel guardaroba sostenibile che sto pian pianino costruendo. Credo che questa con ruches sia il progetto più complesso cucito finora. Ma, mi sono detta: hai tempo! E via a sfogliare un Burda giovane & easy che avevo a casa, il numero 20 (autunno 2019).
Dal cartamodello…
Data la mia inesperienza nel cucito sartoriale, gli unici Burda che posso permettermi di tenere fra le mani sono i giovane & easy, perché ogni modello è spiegato passo dopo passo con immagini e descrizioni dettagliate. La tabella delle taglie è chiarissima: ho preso le mie misure e definito quale taglia considerare una 38 (che dovrebbe corrispondere ad una IT 42).
La peculiarità del Burda Giovane & Easy è che i vari cartamodelli non sono sovrapposti, quindi si potrebbe ritagliare il cartamodello direttamente nella taglia desiderata. Io però non volevo rovinare l’originale, per cui ho ricalcato tutto con della carta per cartamodelli, facendo attenzione a riportare tutto nella mia versione: tacche, numeri di congiunzione, indicazione del drittofilo, ecc.
Dopo aver posizionato il tessuto sul pavimento della cucina (ahimè non ho un tavolo da taglio), ho spillato e appoggiato dei pesetti sui vari pezzi del cartamodello seguendo lo schema riportato sul giornale, un’ottima idea per non sprecare tessuto. Per tagliare, ho utilizzato cutter e forbici.
Il filo per cucire
Non è solo necessario un buon tessuto per la buona riuscita di un progetto. Conta moltissimo anche il filo da cucire. Per la camicia di jeans, ho utilizzato due diversi fili, entrambi Gütermann:
Jeans 100 m: perfetto sia per rammendare che per la macchina da cucire. E’ un colore melange che si confonde con il tessuto denim, per cuciture quasi invisibili!
Denim 100: ideale per cuciture decorative ed impunture, è il filo che ha fatto la differenza nella mia camicia di jeans. E’ disponibile in sei colori ed anche in un pratico set. Per impunturare la camicia, ho lasciato nella bobina inferiore il Jeans 100 m. Con la SInger C430, sono riuscita a fare delle impunture sempre alla stessa distanza dal bordo, grazie alla funzione di spostamento dell’ago.
Ho imparato una nuova tecnica
Grazie alle istruzioni riportate sulla rivista, ho imparato una nuova tecnica: come rifinire il giromanica utilizzando il nastro sbieco. Il risultato è pulito ed il giromanica ben rinforzato. Per fortuna, ho sempre con me le mie forbici per applicazioni o…per tagliare l’eccesso dello sbieco senza rischiare di pizzicare il tessuto sottostante.
La parte più divertente
Non ci crederete, ma la parte più divertente è stata cucire le ruches. Sarà perché ho un debole per i volant, ma appena li vedo in un progetto, vorrei subito realizzarlo! Vi ricordate lo scollo dell’abito Doris di Atelier Vicolo n.6?
Ditemi se non sono stupende inserite fra la manica e la sottomanica nella camicia di jeans! Ho lasciato non rifinita la parte inferiore. Con l’usura si creerà l’effetto sfilacciato.
Le chiusure
Il progetto prevedeva come chiusure dei bottoni automatici di Prym: i miei preferiti! Anche stavolta, asole evitate. Evvai! Sapete che non ne ho mai cucita una in vita mia? I bottoni metallici si possono applicare facilmente con la Pinza Vario, li avevo utilizzati anche nel tutorial dei fermacavi, vi ricordate?
Camicia finita!
La camicia di jeans è pronta per essere indossata. Per vedere gli altri capi del guardaroba sostenibile che ho cucito, vi aspetto nella sezione tutorial del blog.