
Cappotto Chocolat di The Yellow Peg
Che ci crediate o no (io stento ancora a crederci, effettivamente, quindi vi capirei se non mi crediate), ho cucito un cappotto di lana. Simona di The Yellow Peg è stata la persona che mi ha convinta a cucire qualcosa per me. Per questo, il primo capo di abbigliamento che ho cucito è la blusa Chantilly. E, dalla blusa Chantilly al cappotto di lana è un attimo!
Chocolat: una giacca, ma anche un cappotto
Come tutti i cartamodelli di The Yellow Peg, Chocolat ha tre versioni:
- Versione 1: giacca per un look minimal
- Versione 2: più sportiva con tasche e cappuccio è l’impermeabile immancabile nel tuo armadio
- Versione 3: il cappottino che ho cucito
Si può acquistare in versione PDF da stampare a casa o in formato cartaceo con la sua scatolina. In entrambe le versioni, oltre al cartamodello c’è il libretto di istruzioni con foto molto dettagliate di tutti i passaggi. Ho cucito per me una XS, per avere una vestibilità più aderente, ma solitamente sono fra una S ed una M.
I tessuti di Supercut
Per cucire il cappotto Chocolat, ho scelto due tessuti dallo shop online Supercut. Il primo è un Tweed in 100% lana Pied de poule. E’ di una pesantezza perfetta per questa stagione ed i colori, panna e rosso, lo rendono molto primaverile.
Il secondo tessuto, usato per la fodera del cappotto, è una viscosa bianco perla a quadri dorati, molto elegante! Su Supercut è disponibile anche in altri colori.
Cucire il cappotto: da dove si parte
Il cappotto è composto da pochi pezzi, dietro, davanti destro e sinistro, polsini (sia per l’esterno che per la fodera) e ripiego. Ho adorato le maniche, non solo perché non si cuciono essendo integrate in un unico pezzo nel dietro e nei due pezzi del davanti, ma per la loro vestibilità. E’ stato molto semplice assemblare il ripiego, dopo averlo rinforzato con una fliselina sottile.
Il nastro termoadesivo per orli
Prima di passare alla fodera, seguendo le istruzioni, bisognerà applicare il nastro per orli biadesivo sia sull’orlo inferiore che sul giromanica.
Con il ferro da stiro mini è stato rapidissimo: basta soffermarsi sul nastro per 10 secondi e passare al pezzo successivo.
Fodera, non ti temo!
E’ trascorso un anno da quando ho scelto di portare avanti il progetto di un armadio sostenibile che vuol dire: stop agli acquisti compulsivi, comprare solo quello che davvero mi serve e che non riesco a cucire da me. Il risultato? Ho fatto pochissimi acquisti e sto cucendo capi stupendi! Diciamo che questo cappotto è proprio il mio capolavoro. Con le istruzioni fotografiche del libretto ho cucito la fodera in maniera agevole ed era la mia prima volta in assoluto. La figata, è che non serve nessun punto a mano. Dopo aver rivoltato, il cappotto sarà finito!
P.S. Essendoci la fodera, nessuna cucitura è a vista per cui ho cucito tutto con la macchina da cucire. Per una volta, la taglia e cuci si è presa una vacanza.
L’abbottonatura
Al posto di asole e bottoni, ho optato per questa versione: gli automatici. In realtà quelli che ho usato cono dei bottoni automatici per lana, ma devo dirvi che fanno comunque il loro lavoro.
Questo modello mi piace. E’ semplice e versatile e di sicuro cucirò al più presto la versione più corta.
Post realizzato in collaborazione con Supercut.