Ecopelle e finta pelle

La finta pelle è un materiale molto versatile. Ti permette di dare corposità a borse ed accessori ed è fantastico l’effetto che si crea combinandola con tessuti diversi come il cotone, per esempio. Solitamente, chiamiamo “ecopelle” la finta pelle, ma è un errore. La prima, infatti, è vero cuoio ma a ridotto impatto ambientale, per via dei processi di produzione regolati dalla UNI 11427:2011. La finta pelle è invece completamente plastica: su un tessuto, naturale o sintetico, viene spalmato del materiale polimerico di origine petrolchimica. Io, per i workshop e per alcune mie creazioni, utilizzo la finta pelle che acquisto da Giesse Scampoli.

Prima cosa: sostituire l’ago

Quando si cuce, è importantissimo abbinare aghi e tessuti da lavorare a macchina. Per pigrizia, ammetto che all’inizio cucivo sempre con un ago universale 80/90 per tessuti generici, ma da quando sono più attenta al cambio ago mi accorgo di fare meno pasticci (punti saltati, filo che si spezza, ago che si rompe,ecc)! Gli aghi per pelle sono più robusti e resistenti rispetto agli altri aghi. Hanno una punta dalla forma triangolare che permette di forare il tessuto senza però strapparlo.

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Partiamo con il piedino giusto

Essendo un materiale “plasticoso”, il primo problema che ho riscontrato cucendo la finta pelle è che la mia macchina da cucire non riesce, nella sua dotazione base, a farla scorrere agevolmente. Considerate che al momento ho una macchina da cucire super super base e meccanica e il piedino standard non è certamente quello ideale per la lavorazione di materiali non tessuti come la finta pelle o la tela cerata.

Il doppio trasporto e il piedino in teflon

Questo disagio non si verificherebbe nel caso di una macchina da cucire con doppio trasporto: dietro al piedino c’è un sistema che si muove insieme alle griffe inferiori, cioè ai dentini che troviamo nascosti sotto la piastra, per intenderci. Grazie al doppio trasporto, i tessuti vengono appunto trasportati dall’alto e dal basso nello stesso istante e in maniera uniforme. Questo sistema è molto utile soprattutto se si cuciono insieme materiali differenti perché i due strati si muovono insieme senza spostarsi. Chi non può dotarsi di una macchina da cucire a doppio trasporto, può però lavorare la finta pelle con un piedino in teflon, come quello che vedete in foto. Il piedino permetterà al materiale di scorrere facilmente e non si creeranno grinze. Inoltre potrete utilizzarlo anche per altri materiali difficili come la gommapiuma e la ciniglia.

Punto e filo

Quando cucio la finta pelle, preferisco utilizzare un punto largo; un punto troppo stretto potrebbe lacerare il materiale o creare delle antiestetiche grinze. Per quanto riguarda invece il filo, sono un’affezionata del 100% poliestere, anche quando creo con tessuto di cotone.

Diamoci un taglio

La fase più divertente e soddisfacente quando scelgo di realizzare un qualcosa in finta pelle è il momento del taglio. Solitamente mi serve tagliare linee rette, cucendo per lo più pochette o borse, quindi la scelta migliore è per me sempre il cutter a rotella che va comunque utilizzato con un piano di taglio.

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Prepararsi a cucire a macchina

Ultima accortezza, dopo di che voglio vedervi tutte all’opera!, è scegliere bene gli accessori che ci accompagneranno nell’ultima fase della progettazione della nostra creazione. Se per il cotone possiamo tranquillamente fissare il lavoro con gli spilli e poi andare a cucirci sopra, lo stesso non si può dire quando abbiamo tra le mani della finta pelle, ecopelle, pelle o tessuti impermeabili rivestiti. Gli aghi lascerebbero dei fori permanenti. Sui tessuti di cotone o maglia, invece, non succede…pensate alla miriade di aghi che trovate quando acquistate una camicia da uomo! Io consiglio di utilizzare delle pinzette, per evitare di lasciare segni.

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Spero che questi consigli siano utili, soprattutto alle principianti e a chi vede la finta pelle come un materiale impossibile da cucire con una macchina da cucire basica.

Perché non provare  con un progetto semplice come il segnalibro in ecopelle? Trovi qui il tutorial passo dopo passo!